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Le raccolte digitali dell'Archiginnasio


La digitalizzazione delle raccolte librarie e documentarie della Biblioteca dell'Archiginnasio, iniziata alla fine degli anni '90, ha avuto come obiettivo principale lo sviluppo di strumenti per lo studio della storia locale anche per rendere disponibili agli utenti modalità di consultazione da remoto. 
Durante i primi vent’anni del Duemila la Biblioteca ha avviato una fase di intensa sperimentazione, resa possibile dalla creazione di un laboratorio interno di riproduzione e dalla nomina di un'unità di personale dedicata alla gestione delle attività digitali. In questa fase sono stati fissati i criteri per la selezione dei materiali da digitalizzare, privilegiando le fonti rilevanti per la ricerca storica e la completezza delle collezioni riprodotte.
Sono stati così pubblicati progressivamente nuclei di materiali riguardanti la storia della Biblioteca stessa, i suoi archivi, la storia di Bologna, gli strumenti di lavoro più richiesti e utilizzati, nonché documenti unici non accessibili altrove. 
Nel 2023 ha avuto inizio il processo di trasferimento della maggior parte delle Raccolte digitali sulla piattaforma MLOL.

Il progetto  è in fase di svolgimento e sono in corso aggiornamenti delle immagini e dei metadati. Per eventuali segnalazioni, vi chiediamo di inviare una mail a archiginnasio@comune.bologna.it

Fondi archivistici e raccolte documentarie

I fondi archivistici e documentari della Biblioteca dell'Archiginnasio, che spaziano dal X secolo all'attuale (in particolare secoli XVI - XIX), costituiscono parte cospicua dei fondi della Biblioteca. Attualmente sono presenti circa 300 tra archivi, raccolte di varia tipologia, carteggi e collezioni particolari, riguardanti in gran parte famiglie, personaggi e argomenti bolognesi. I Fondi archivistici e raccolte documentarie comprendono anche le principali raccolte di Manoscritti della Biblioteca (Manoscritti A, Manoscritti B, Gozzadini, Malvezzi de’ Medici).
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Fondo Accademia filarmonica e Liceo musicale di Bologna

Raccolta di materiali a stampa (fogli volanti, opuscoli) e manoscritti relativi all'Accademia filarmonica e al Liceo musicale di Bologna, degli anni 1808-1833, entro un unico contenitore. È stato digitalizzato il fondo completo.
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Fondo Antonio Cervi

Il fondo, di oltre 300 pezzi tra buste e volumi, documenta l'attività di Antonio Cervi, critico teatrale del "Resto del Carlino" dal 1889 al 1923 e autore di studi dedicati a protagonisti del teatro italiano. È stata digitalizzata la sezione iconografica, costituita da 1.642 fotografie, spesso autografate, di attori e attrici di fine Ottocento e primo Novecento.
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Fondo Bandi Merlani

Raccolta di bandi, leggi e decreti pubblicati a Bologna, in 184 volumi, dal 1560 al 1869, provenienti dalla Stamperia Camerale di Bologna e dalla Tipografia dei Fratelli Merlani. Si tratta di stampe che rendevano noti ai bolognesi i provvedimenti adottati dal governo cittadino e dal rappresentante locale del pontefice, il cardinale legato. Sono stati digitalizzati oltre 22.000 pezzi, dal 1601 fino al 1796.
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Fondo Bentivoglio

Il fondo è costituito da istrumenti, carte contabili, carte di amministrazione e corrispondenza relativi alla famiglia senatoria discendente da Ercole Bentivoglio (morto nel 1524), circa 30 metri lineari di documentazione, dal XVI al XIX secolo. È stato digitalizzato un volume della serie dei "Libri di cucina", la "Raccolta di note del costo delle droghe per far la ciocolata in varie bontà", degli anni 1738-1773.
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Fondo Cartelli di sfida e messaggi d'amore

Raccolta a stampa di cartelli di sfida per giostre cavalleresche, in prevalenza bolognesi, e di cartelli contenenti messaggi e dediche amorose, su 130 fogli, dal XVI al XVIII secolo. È stato digitalizzato il fondo completo.
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Fondo Luigi e Giuseppe Tanari

Il fondo è costituito da corrispondenza, carte personali e di lavoro di Luigi e Giuseppe Tanari, dal 1848 al 1929, entro 33 contenitori. È stato digitalizzato integralmente l’"Album fotografico Prima Guerra Mondiale", degli anni 1915-1916.
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Fondo Ospedali

Il complesso archivistico è costituito da fondi di diversi Ospedali e Confraternite bolognesi: comprende statuti e matricole, piante di beni urbani e rurali, documenti vari, in 90 volumi e 15 buste, dal XIII al XVIII secolo, con documenti dal 1113 e fino al 1840. Sono stati digitalizzati 6 volumi di statuti e matricole, dal XIII al XVII secolo, di particolare valore documentario e iconografico.
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Fondo Stampe su seta e su tela

Raccolta di 155 stampe su seta e tela di vari colori, realizzate in occasione di eventi celebrativi quali monacazioni, prime messe, solennità religiose, ingressi al gonfalonierato, lauree, nozze, dal XVII al XIX secolo. È stato digitalizzato il fondo completo.
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Fondo Teatri e spettacoli

Il fondo è costituito da documenti relativi a spettacoli e intrattenimenti tenuti a Bologna e provincia tra fine Settecento e inizio Ottocento, con un’appendice relativa a spettacoli fino al 1984, conservati in 15 contenitori. Si tratta in gran parte di avvisi a stampa, a cui si aggiungono composizioni poetiche dedicate a gente di spettacolo, e altri documenti quali inviti, appunti, tessere d'entrata, biglietti, libretti d'opera. È stato digitalizzato il fondo completo, ad esclusione dell’appendice novecentesca.
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Legature

Legature storiche dell'Archiginnasio

Legature di particolare pregio storico-artistico presenti nelle raccolte documentarie e librarie della Biblioteca dell'Archiginnasio, riferibili ad esecuzioni che spaziano dal periodo medievale fino a quello contemporaneo.
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Libri e opuscoli

Libri e opuscoli

La raccolta consiste in una selezione di documenti digitalizzati integralmente, scelti in base alla rilevanza e all’interesse dell’opera, anche in rapporto al legame con la cultura locale e con i fondi significativi della Biblioteca.
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Opuscoli di Giulio Cesare Croce

Tutti gli esemplari posseduti dalla Biblioteca di edizioni di opere di Croce stampate prima del 1838. Giulio Cesare Croce (1550 - 1609) è universalmente noto come il cantore della Bologna popolare di fine '500, interprete degli umori più tipici della bolognesità.
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Manoscritti

La Biblioteca è dotata di cospicue raccolte di manoscritti; si tratta in totale di circa 8.500 pezzi, per la maggior parte volumi, che spaziano dal X al XX secolo (in particolare dei secoli XVI - XIX), prevalentemente di interesse documentario, storico e testuale, ma con opere anche di notevole rarità bibliofilica e valore artistico e antiquario. Le raccolte di Manoscritti sono comprese tra i Fondi archivistici e raccolte documentarie della Biblioteca.
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Fondo Manoscritti – A

Raccolta di manoscritti di diversa tipologia, epoca, lingua ed argomento, non riguardanti direttamente Bologna, comprendente circa 3.000 tra volumi e cartelle, in prevalenza dal X al XX secolo. Si tratta di un insieme assai eterogeneo, in quanto costituito da manoscritti provenienti da confische delle librerie conventuali, da acquisti e doni di intere librerie private o di singoli pezzi. Sono stati digitalizzati un importante nucleo di manoscritti greci, i due papiri greci del II-II secolo D.C. e singoli volumi di particolare interesse storico, iconografico o documentario.
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Fondo Manoscritti – B

Raccolta di manoscritti di diversa tipologia ed epoca, di autori bolognesi o, più in generale, riguardanti la storia, la cultura e la vita bolognese, costituita da 4.752 pezzi in volumi, buste, mazzi e cartelle, dal XIII al XX secolo. Si tratta di un insieme costituito da manoscritti provenienti da confische delle librerie conventuali, da acquisti e doni di intere librerie private o di singoli pezzi. Sono stati digitalizzati due importanti nuclei di documenti, quali i manoscritti dell’erudito e studioso di belle arti Marcello Oretti e le compilazioni genealogiche di Baldassarre Antonio Maria Carrati, del XVIII secolo, oltre a singoli volumi di particolare interesse storico, iconografico o documentario.
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Per maggiori informazioni visita Biblioteca dell'Archiginnasio (Manoscritti Oretti)
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Fondo Gozzadini - Raccolta Gozzadini

Raccolta costituita da 428 manoscritti e codici di ambito bolognese, dal XIII al XIX secolo, alcuni dei quali di notevole pregio e in parte provenienti dalla raccolta dell'erudito e storico bolognese Giuseppe Guidicini, nonché da 18 tra buste e volumi di corrispondenza, scritti e materiali di studio e di lavoro di Giovanni Gozzadini, del XIX secolo. La raccolta è parte del complesso archivistico "Gozzadini", che comprende anche l’"Archivio Gozzadini". Sono stati digitalizzati alcuni volumi di particolare interesse storico, iconografico o documentario.
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Periodici

Documentano la storia di Bologna e della Biblioteca dell’Archiginnasio dal XVII secolo in avanti. La raccolta comprende, tra le altre, le riviste pubblicate al tempo della Grande Guerra e le diverse testimonianze del panorama culturale bolognese del Novecento.
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Raccolte iconografiche

Le raccolte iconografiche della Biblioteca dell'Archiginnasio, che spaziano dal XVI al XXI secolo, sono in gran parte conservate presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe istituito nel 1981, ma rilevanti nuclei di opere grafiche sono presenti nei fondi archivistici e nelle raccolte documentarie e librarie della Biblioteca.

Cartografia e vedute

Un’indagine sull’evoluzione topografica e sulle trasformazioni subite dalla città e dal territorio circostante non può prescindere da un’esplorazione delle raccolte Piante e vedute della città di Bologna (oltre 250 fogli) e Carte del territorio (circa 100 pezzi), che si distinguono per completezza, per ampiezza cronologica (secoli XVI-XX ) e repertorio di tecniche esecutive (disegno, incisione su rame, su acciaio, litografie, stampe fotografiche e tipografiche).
A impreziosire il patrimonio della Biblioteca è il recente ritrovamento dell’album di stampe e disegni di Pio Panfili (1723 – 1812), uno dei maggiori interpreti del vedutismo bolognese, a cui si deve il più ricco reportage sull'aspetto della città tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.
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Cartoline

Le serie Bologna antica e Bologna scomparsa, e le cartoline del fondo Parmeggiani, raccontano in circa 1.400 immagini il volto e la vita della città dalla seconda metà del XIX secolo fino a tutto il XX secolo.
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Disegni

Diversamente dalle collezioni di disegni pervenuti alla Biblioteca per dono o acquisto, la raccolta Disegni di autori vari si costituì per il confluire di fogli provenienti da fondi di materiale bibliografico e archivistico, scorporati perché, per il loro carattere iconografico, suscettibili di diverso trattamento. Nel corso degli anni la raccolta si è arricchita di nuove acquisizioni e consta attualmente di circa 2.500 pezzi databili fra il XVI e il XIX secolo ordinati in 22 cartelle, di cui alcune ancora aperte e suscettibili di incrementi.
La raccolta Cartelle Gozzadini costituisce il nucleo iconografico del lascito del senatore Giovanni Gozzadini (1810-1887) alla sua città, pervenuto in Archiginnasio nel 1902. Consta di 53 cartelle, contenenti ca. 3.500 pezzi di diversa tipologia (disegni, incisioni e fotografie) e variamente condizionati (fogli sciolti, album e volumi rilegati) in cui coesistono documenti di carattere storico-artistico, architettonico, archeologico, etno-antropologico e topografico, che spaziano dal XVI al XIX secolo, specchio degli eclettici interessi dell’erudito, rivolti particolarmente alla cultura locale e alla storia del territorio bolognese.
Il fondo iconografico dell’architetto e ingegnere Filippo Antolini (Roma, 1787 - Bologna, 1858) consta di 307 elaborati suddivisi in 30 cartelle relativi ad altrettanti progetti di architettura civile, religiosa e industriale e di ingegneria stradale e idraulica, riferentisi soprattutto a Bologna e al territorio provinciale, eseguiti fra l’inizio dell’Ottocento e i primi anni Cinquanta del XIX secolo.
La raccolta Disegni Palagi è un complesso di circa 4.000 fogli per lo più autografi, realizzati lungo il corso dell’intera attività professionale dal bolognese Pelagio Palagi (1775-1860), e di elaborati grafici riferibili a personalità con cui lo stesso fu in contatto. Gli esemplari conservati riguardano l’intera variegata produzione grafica palagiana e coprono un arco cronologico che va dagli anni Novanta del XVIII secolo agli anni Cinquanta del secolo successivo.
Il taccuino di Giuseppe Maria Mitelli (1634-1718), datato 1678, racchiude disegni di volti immaginari ispirati da macchie; studi di tratti somatici e parti anatomiche (nasi, occhi, bocche); teste di carattere e scene di genere; riproduzioni di opere d’arte; prospetti di edifici del contado bolognese.
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Fotografie

Tra i nuclei fotografici distinti per soggetto conservati presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe, il fondo Fotografie Bologna, è il più cospicuo (quasi 2.000 pezzi) e testimonia la storia della città e la vita dei bolognesi negli ultimi 150 anni.
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Ritratti

Tra i nuclei di ritratti conservati dalla Biblioteca dell’Archiginnasio, i più cospicui sono la Collezione dei ritratti (circa 12.000 pezzi) e la Raccolta dei ritratti (circa 2.000 pezzi) comprendenti incisioni, litografie, disegni e stampe fotografiche e tipografiche eseguite dal secolo XVI sino ai giorni nostri.
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